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Medico
Antonietta Bernardoni è nota -non solo
in Italia- per aver messo al centro della sua ricerca i
processi di guarigione del cosiddetto malato mentale
e per la sua critica radicale a psichiatria,
psicanalisi, psicologia, per il cui superamento ha
promosso i pubblici dibattiti dell'Attività Terapeutica
Popolare e la costruzione della “disalienistica
antropoevolutiva”, una nuova scienza per la quale
nel campo dei rapporti umani tutti possono essere
ricercatori e scienziati.
La sua opera ha suscitato un
grande interesse, consenso e partecipazione, ma
anche forti resistenze.(continua)

Rifiutando l'approccio tradizionale
alla sofferenza definita psichiatrica, Antonietta
Bernardoni cominciò ad operare per la trasformazione della
situazione concreta nella quale era immerso il soggetto in
difficoltà, operando in un primo tempo privatamente -
attraverso una terapia duale - e in un secondo tempo
pubblicamente, attraverso l'Attività Terapeutica Popolare
da lei stessa creata.
Queste due fasi della ricerca sono
state definite dalla professoressa Angiola Massucco
Costa, allora direttrice dell'Istituto Superiore di
Psicologia Sociale di Torino, rispettivamente come primo e
secondo segmento.
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La seconda fase della sua ricerca (secondo segmento) si è
concretizzata nella Attività Terapeutica Popolare,
in cui l'aiuto non viene più fornito dalla dottoressa
Bernardoni ma da una pubblica assemblea di Atp.
In un primo periodo la dottoressa
partecipò e condusse il dibattito assembleare,
successivamente si astenne volutamente dal parteciparvi
per meglio consentire all'assemblea di esercitare in forma
collettiva, reciproca e paritaria uno stimolo per la
crescita della personalità di ciascuno senza deleghe di
sorta, nemmeno a lei.
“L'Attività
Terapeutica
Popolare non è un'attività medico curativa bensì una
nuova forma di attività popolare preventiva di carattere
gratuito, collettivo, concreto, continuativo, reciproco
, non violento, che ha per oggetto lo studio scientifico
della personalità, la promozione e la trasformazione
della qualità della vita e dell'aiuto vicendevole tra
sfruttati.”

Ha
scritto:
“La
salute mentale: lettera a un metalmeccanico” Tipografia
Dal Cin Conegliano, 1973
“La
psichiatria contro la scuola” Pubblicazioni M.C.E.
Conegliano, 1975
“Psichiatria
senza futuro” Linea Editrice Padova, 1975
“L'attività
terapeutica popolare” Cooperativa Tipografi Modena, 1976
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